
Dal 1965
La storia dell’iconico bicchiere ghiacciato e dell’inimitabile liquore alla menta, dagli anni sessanta ad oggi.
Brancamenta viene presentato negli anni Sessanta, periodo di grandi cambiamenti e di desiderio di novità anche nei gusti e nei sapori. Una bevanda innovativa, adatta a ogni stagione e capace di sorprendere grazie al "brivido di piacere intenso" che riesce a regalare a ogni sorso.
La storia di Brancamenta: l’amaro alla menta ispirato a Maria Callas
La leggenda vuole che Maria Callas sia stata la musa ispiratrice di Brancamenta, il celebre amaro alla menta. Mito dalla voce sublime, amava prendersi cura delle sue corde vocali prima di andare in scena con un shot di Fernet-Branca… arricchito da qualche fogliolina di menta piperita.
È da questa intuizione che nasce lo studio per la produzione di un amaro alle erbe aromatiche, arricchita dall’olio essenziale di menta piperita piemontese, la più pregiata al mondo che conferisce a Brancamenta tre importanti caratteristiche: il sentore balsamico, il gusto avvolgente e l’essenza rinfrescante. Mai prima di allora un amaro alla menta aveva saputo scatenare un brivido di piacere.
Si arriva così alla tappa più indimenticabile di questo viaggio, quando nel 1971 viene lanciata la campagna “Brrr… Brancamenta”, un vero e proprio cult. Un bicchiere di ghiaccio che si rompe accompagnato da quel “Brrr”, l’onomatopea più famosa della pubblicità italiana.
Una formula che con sole quattro consonanti, oltre a suggerire il nome del brand, racconta il consumo del prodotto – rigorosamente ghiacciato – evocando la sensazione di piacere e sorpresa che suscita.


utilizzato nello spot del 1971
Brancamenta diventa un’icona e il viaggio nel brivido continua nei decenni regalando nuove e inaspettate sorprese:
dagli spot tv alle campagne di comunicazione digital, passando per la sponsorizzazione di eventi musicali fino alla proposta
di nuove drink experience in cui Brancamenta diventa ingrediente di gustosi cocktail.